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sabato 10 ottobre 2020

McKennie: "Juve meglio della Premier. Ronaldo? Ecco come mi chiama"

"Il mio sogno era giocare in Inghilterra, ma la chiamata dei bianconeri mi ha intrigato. Pirlo è stato uno dei motivi per cui sono venuto qui. Voglio fare la storia del club", le parole del centrocampista texano. TORINO - Weston McKennie torna a parlare del suo passaggio in bianconero: "Ho sempre sognato la Premier League, ma quando mi ha chiamato la Juventus mi ha intrigato - ha raccontato il centrocampista statunitense in un'intervista a Espn - e io voglio vincere e fare la storia del club". Il centrocampista ha un debole per Andrea Pirlo: "È stato uno dei motivi per cui sono venuto qui, mi ha affascinato molto l'idea di essere allenato da uno come lui. Adesso siamo stati insieme in quarantena e, nonostante la delicatezza del periodo, è stato molto bello". E Ronaldo? "Quando l'ho visto mi sono detto di stare calmo - l'aneddoto di McKennie sul fenomeno portoghese - ed è un onore essere con lui. È genuino e ti supporta molto, insieme scherziamo e mi chiama Texas Boy". McKennie sta imparando l'italiano: "Ma la frase che uso di più è 'ho fame', è la verità" ha concluso con il sorriso. TUTTOSPORT

venerdì 9 ottobre 2020

Juve, retroscena Ronaldo: la scenata con la dirigenza e la fuga per primo dalla 'bolla'

Emergono nuovi importanti dettagli sulla polemica nata nel corso del weekend nell'immediato post-partita che in realtà partita non è stata, fra Juventus e Napoli. Direttamente nella pancia dello Juventus Satidum, infatti è stata presa la prima decisione di rompere la cosiddetta "bolla" in cui la Juventus aveva messo l'intero organico da venerdì in seguito alla positività di due membri dello staff.

LA SCENATA DI RONALDO - Ed è stato proprio Cristiano Ronaldo il primo a rompere la bolla. Il campione portoghese, secondo la Gazzetta dello Sportgià allo stadio si è reso protagonista di una scenata davanti ai compagni con la dirigenza in cui chiedeva di poter lasciare Torino e raggiungere il ritiro del Portogallo in vista della sfida contro la Spagna (poi pareggiata per 0-0 ieri sera).
LA BOLLA CHE SCOPPIA - Ronaldo aveva già ottenuto un primo tampone negativo e per questo si sentiva al sicuro anche, se da regolamento, sarebbe servito il terzo tampone negativo nella giornata di martedì per certificare la negatività assoluta al virus. Ronaldo non ne ha voluto sapere, ha lasciato Torino e convinto dopo di lui anche i vari Dybala, Cuadrado, Bentancur, Danilo, Demiral e Buffon a fare lo stesso. La Juventus non ha potuto opporsi e si è vista costretta a denunciare i 7 alla ASL di Torino.

giovedì 8 ottobre 2020

Il caso Inter-Juve, la verità sull'audio fantasma e gli inutili veleni

Ancora polemiche, ancora sospetti intossicano il dibattito calcistico. E se ognuno è, fortunatamente, libero di parlare di ciò che gli pare e piace, ci sarebbe da riflettere se questa dieta a base di veleni sia salutare per il movimento, che sempre più spesso dà l'impressione di trottare spensieratamente verso l'autodistruzione. Ma tant'è, nell'epoca in cui possiamo goderci la sfida fra Ronaldo e Messi, noi occupiamo il nostro tempo con Giuseppe Pecoraro e il presunto fallo da ammonizione di Pjanic. Lo sto facendo anche io, quindi chiedo scusa, e avviso: se avete solo cinque minuti andate a vedervi i gol di Ronaldo e Messi su YouTube, se invece volete spendere cinque minuti per capire perché si parla ancora di audio fantasma e conoscere la verità, accomodatevi.

Siamo al 28 aprile 2018, a San Siro si gioca una partita decisiva per l'assegnazione dello Scudetto. La Juventus arriva dalla sconfitta casalinga contro il Napoli e deve vincere a San Siro per tenere a distanza il Napoli. La squadra di Allegri va in vantaggio con Douglas Costa al 13' e controlla la gara, mentre l'Inter subisce l'espulsione di Vecino (decisa con l'ausilio del Var che ravvisa il testone sulla caviglia di Mandzukic) al 18'. Con il passare dei minuti, tuttavia, la Juventus perde concentrazione e all'inizio della ripresa l'Inter rimonta con Icardi e un'autorete di Barzagli. Nel finale, una sciagurata sostituzione di Spalletti (che inserisce Santon) incrina le sicurezze difensive nerazzurre e la Juventus controrimonta con i gol di Cuadrado Higuain a due minuti dalla fine. Prima, fra i due gol interisti, c'era però stato un fallo di Pjanic su Rafinhaintervento scomposto ma non particolarmente cattivo: giallo o no? Orsato decide di no e, così, Pjanic evita l'espulsione (era già ammonito). Seguono infinite polemiche e l'allora procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, apre un'inchiesta sulla direzione di Orsato. Vengono scandagliate le sue decisioni e si vuole ascoltare anche i dialoghi avuti con il Var.

A quel punto, Pecoraro salta sulla sedia quando non trova l'audio riguardante il caso Pjanic. Chi l'ha cancellato? Cosa vuole nascondere? Niente, gli rispondono con calma. Quell'audio non c'è, perché un'ammonizione non è un caso da Var, quindi non viene analizzato dal Var, quindi non c'è l'audio. Ora, è interessante capire come poteva l'audio essere dirimente: anche qualora dal Var avessero detto a Orsato di ammonire Pjanic perché il fallo lo meritava (commettendo però una violazione del protocollo Var che non prevede interventi di questo genere) e Orsato avesse deciso che per lui non era un fallo da ammonizione, nulla di illecito sarebbe stato commesso, perché è l'arbitro in campo a prendere la decisione finale. E sul fallo di Pjanic ci si può litigare per ore, come peraltro hanno fatto tutti i moviolisti italiani per giorni, dividendosi e perdendosi nei meandri di un giudizio che non può essere oggettivo.

E quindi Pecoraro cosa fa? Archivia. Archivia perché, al di là dell'audio, non trova condotte irregolari nella direzione di Orsato. E, tra l'altro, scrive: «L'audio non è presente in quanto l'episodio non era stato clippato perché non rientrante nei casi Var del protocollo Ifab». Insomma, non c'erano state comunicazioni tra arbitro e Var, perché trattandosi di un’ammonizione semplicemente non era intervenuto. E la stessa Procura aveva concluso l'atto decretando che il materiale esaminato «non ha evidenziato alcun fatto specifico che possa consentire di ipotizzare condotte irregolari da parte degli ufficiali di gara». Dovrebbe bastare a chiudere la vicenda, no? No.

Perché due anni dopo, e un anno dopo le sue dimissioni da capo della Procura Figc, Pecoraro è protagonista di un'intervista del programma tv "Le Iene" e aizza di nuovo i sospetti sulla sparizione dell'audio. Quell'audio che lui stesso aveva definito inesistente in un documento ufficiale da lui sottoscritto. 

Altra annotazione: negli archivi del designatore e poi dell'Ifab - ossia il board che vigila a livello mondiale sul regolamento del calcio - finiscono solo i casi che possono rientrare nel protocollo Var (compresi quelli dubbi), perché sono quelle le uniche clip che vengono registrate, a scopi didattici. Oggi sempre per motivi legati allo spazio di archiviazione, le registrazioni restano solo 3 mesi al designatore e un periodo più lungo all'Ifab. Il motivo per cui i file di Inter-Juventus arrivarono alla Procura federale solo all'inizio della stagione successiva è che la richiesta degli audio fu inviata da Pecoraro soltanto alla fine del campionato e servì, quindi, del tempo tecnico per fare arrivare la richiesta  all'Ifab e ottenere i file. Fine. Più o meno...

Tuttosport


mercoledì 7 ottobre 2020

Tacconi attacca: «De Laurentiis fa quello che vuole, non puoi aspettarti tanto»

L’ex portiere della Juventus Tacconi ha parlato della partita che non si è giocata tra i bianconeri ed il Napoli di Gattuso. Ecco che cosa ha detto ai microfoni di Radio Bianconera.
Con De Laurentiis non puoi aspettarti più di tanto, fa un po’ quello che vuole. Ma se le leggi sono quelle è giusto che paghi con il 3-0 a tavolino. Se non arrivasse la penalizzazione potrebbe essere anche brutto per il prosieguo del campionato, finirebbero tutti per fare come De Laurentiis. Questa stagione purtroppo è anomala, secondo me in molti non ci stanno capendo niente e non sanno come comportarsi».


Juve-Napoli: ipotesi rinvio con penalizzazione. Le ultimissime

Dopo la richiesta di un supplemento di indagini da parte del Giudice Sportivo si è sempre in attesa di un responso per quanto riguarda la fine o l’inizio di Juve Napoli. In questo senso nell’edizione odierna il quotidiano Tuttosport svela un possibile scenario.
La sentenza sulla gara non giocata che potrebbe arrivare in 4-5 giorni e potrebbe implicare due sviluppi: il Napoli sarebbe gravato di un punto di penalizzazione in classifica, ma la gara verrebbe rigiocata. Una data plausibile? 13 gennaio, appena tre giorni prima della sfida con tra Juve Inter.

Lista Champions Juve: fuori Khedira, Pirlo inserisce Frabotta

La Juventus ha ufficializzato l’elenco dei 23 giocatori inseriti nella lista A per la fase a gironi della Champions League. Pirlo fa fuori Khedira, al suo posto c’è Gianluca Frabotta, già schierato nelle partite con Sampdoria e Roma.

1 Szczesny

3 Chiellini

4 de Ligt

5 Arthur

7 Ronaldo

8 Ramsey

9 Morata

10 Dybala

12 Alex Sandro

13 Danilo

14 McKennie

16 Cuadrado

19 Bonucci

22 Chiesa

25 Rabiot

28 Demiral

30 Bentancur

31 Pinsoglio

33 Bernardeschi

38 Frabotta

39 Portanova

44 Kulusevski

77 Buffon


martedì 6 ottobre 2020

Rugani pronto per il Rennes: «Orgoglioso della mia nuova avventura»

Rugani e volato a Rennes in prestito dalla Juve. Nuova esperienza per il difensore italiano in Ligue 1.
Sui propri social il calciatore ha lasciato questo messaggio: «Orgoglioso della mia nuova avventura, pronto a mettermi in gioco in una nuova sfida».

PIRLO E SZCZESNY ALLA VIGILIA DI JUVE-FERENCVAROS

A Torino è giornata di vigilia di UEFA Champions League. Domani sera all’Allianz Stadium andrà in scena la quarta giornata del girone G, con...