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domenica 1 novembre 2020
Retroscena Ronaldo: ecco cosa ha detto a Pirlo prima dello Spezia
sabato 24 ottobre 2020
Pjanic consiglia Pirlo: «Gli darà sicuramente una mano alla Juventus»
Miralem Pjanic, centrocampista del Barcellona, ha parlato di Andrea Pirlo nella sua intervista a Tuttosport.
lunedì 19 ottobre 2020
COVID-19, tutti i giocatori attualmente positivi e guariti in Serie A
Di seguito l’elenco squadra per squadra:
Atalanta
Positivi: Marco Carnesecchi (dal 7 ottobre)
Guariti: Marco Sportiello, Duvan Zapata, Jose Palomino, Fabio Depaoli.
Benevento
Positivi: -
Guariti: -
Bologna
Positivi: -
Guariti: -
Cagliari
Positivi:
Guariti: Filip Bradaric, Luca Ceppitelli, Alberto Cerri, Riccardo Sottil.
Crotone
Positivi: Dragus (dal 17 ottobre)
Guariti: -
Fiorentina
Positivi: -
Guariti: Erick Pulgar, Dusan Vlahovic, German Pezzella, Patrick Cutrone, Martin Caceres
Genoa
Positivi: Francesco Cassata (Dal 30 settembre), Mattia Destro (Dal 30 settembre), Lukas Lerager (Dal 30 settembre), Davide Zappacosta (Dal 30 settembre), Petar Brlek (Dal 1 ottobre), Domenico Criscito (Dal 2 ottobre), Darian Males (Dal 2 ottobre).
Guariti: Mattia Perin, Ivan Radovanovic, Federico Marchetti, Lasse Schöne, Valon Behrami, Davide Biraschi, Filippo Melegoni, Miha Zajc, Marko Pjaca, Luca Pellegrini.
Hellas Verona
Positivi: Antonin Barak (Dal 10 ottobre), Koray Gunter (Dall'11 ottobre).
Guariti: Mattia Zaccagni.
Inter
Positivi: Milan Skriniar (Dal 7 ottobre), Ionut Radu (Dall'8 ottobre), Roberto Gagliardini (Dal 9 ottobre), (Dal 9 ottobre), Ashley Young (Dall'11 ottobre).
Guariti: Alessandro Bastoni, Radja Nainggolan.
Juventus
Positivi: Cristiano Ronaldo (Dal 13 ottobre), Weston McKennie (Dal 14 ottobre).
Guariti: Paulo Dybala.
Lazio
Positivi: -
Guariti: Vedat Muriqi.
Milan
Positivi: Leo Duarte (Dal 22 settembre), Matteo Gabbia (Dal 9 ottobre).
Guariti: Daniel Maldini, Sandro Tonali, Rafael Leao, Zlatan Ibrahimovic
Napoli
Positivi: Piotr Zielinski (Dal 2 ottobre), Eljif Elmas (3 ottobre).
Guariti: Andrea Petagna.
Parma
Positivi: 4 giocatori di cui non è stata ancora comunicata l'identità (Dal 14 ottobre), due ulteriori calciatori di cui non è stata resa nota l'identità (Dal 17 ottobre), un ulteriore calciatore di cui non è stata resa nota l'identità (Dal 18 ottobre).
Guariti: -
Roma
Positivi: Amadou Diawara (Dal 12 ottobre), Riccardo Calafiori (Dal 17 ottobre)
Guariti: Antonio Mirante, Carles Perez, Bruno Peres
Sampdoria
Positivi: -
Guariti: Keita Baldé, Manolo Gabbiadini, Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby, Bartosz Bereszynski.
Sassuolo
Positivi: Jeremy Toljan (Dal 15 ottobre)
Guariti: Jeremie Boga, Nicolas Schiappacasse.
Spezia
Positivi: Riccardo Marchizza (Dal 12 ottobre), Giulio Maggiore (Dal 17 ottobre)
Guariti: -
Torino
Positivi: un calciatore di cui non è stata resa nota l'identità (dal 17 ottobre), altro calciatore positivo di cui non è stata resa nota l'identità (Dal 18 ottobre).
Guariti: -
Udinese
Positivi: -
Guariti: -
Pirlo, tifosi della Juve già preoccupati dalla sua gestione: non convince e non decolla
sabato 17 ottobre 2020
Mercato Juventus, la rivelazione di Claudio Marchisio
Juve, Paratici riparte da Aouar: ecco il piano
giovedì 15 ottobre 2020
La risposta di Spadafora ad Agnelli: "Ronaldo? È stata la stessa Juventus a segnalare la rottura dell'isolamento"
Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, intervenuto telefonicamente ai microfoni dell'Ansa, ha risposto ad Andrea Agnelli in merito alla partenza di Cristiano Ronaldo per il Portogallo: "La domanda era su andata e ritorno. A quel che risulta in merito all'andata è stata la stessa società a segnalare alla Asl che alcuni giocatori avevano 'rotto' l'isolamento fiduciario senza averne l'autorizzazione, tanto che il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi". La precisazione del ministro dello sport all'Ansa è arrivata perché nel pomeriggio, è uscita un'intervista che Spadafora ha rilasciato a Giovanni Minoli. Nel corso di questa intervista al ministro è stato chiesto se CR7 avesse violato il protocollo andando e tornando dal Portogallo. La risposta di Spadafora era stata la seguente: "Penso proprio di si se non ci sono state autorizzazioni specifiche dalle autorità sanitarie".
domenica 11 ottobre 2020
Juve, così Pirlo sta trasformando Bernardeschi
sabato 10 ottobre 2020
Frabotta ha già stregato tutti: la scelta della Juve e il piano per il futuro
venerdì 9 ottobre 2020
Juve, retroscena Ronaldo: la scenata con la dirigenza e la fuga per primo dalla 'bolla'
LA SCENATA DI RONALDO - Ed è stato proprio Cristiano Ronaldo il primo a rompere la bolla. Il campione portoghese, secondo la Gazzetta dello Sport, già allo stadio si è reso protagonista di una scenata davanti ai compagni con la dirigenza in cui chiedeva di poter lasciare Torino e raggiungere il ritiro del Portogallo in vista della sfida contro la Spagna (poi pareggiata per 0-0 ieri sera).
giovedì 8 ottobre 2020
Il caso Inter-Juve, la verità sull'audio fantasma e gli inutili veleni
Siamo al 28 aprile 2018, a San Siro si gioca una partita decisiva per l'assegnazione dello Scudetto. La Juventus arriva dalla sconfitta casalinga contro il Napoli e deve vincere a San Siro per tenere a distanza il Napoli. La squadra di Allegri va in vantaggio con Douglas Costa al 13' e controlla la gara, mentre l'Inter subisce l'espulsione di Vecino (decisa con l'ausilio del Var che ravvisa il testone sulla caviglia di Mandzukic) al 18'. Con il passare dei minuti, tuttavia, la Juventus perde concentrazione e all'inizio della ripresa l'Inter rimonta con Icardi e un'autorete di Barzagli. Nel finale, una sciagurata sostituzione di Spalletti (che inserisce Santon) incrina le sicurezze difensive nerazzurre e la Juventus controrimonta con i gol di Cuadrado e Higuain a due minuti dalla fine. Prima, fra i due gol interisti, c'era però stato un fallo di Pjanic su Rafinha, intervento scomposto ma non particolarmente cattivo: giallo o no? Orsato decide di no e, così, Pjanic evita l'espulsione (era già ammonito). Seguono infinite polemiche e l'allora procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, apre un'inchiesta sulla direzione di Orsato. Vengono scandagliate le sue decisioni e si vuole ascoltare anche i dialoghi avuti con il Var.
A quel punto, Pecoraro salta sulla sedia quando non trova l'audio riguardante il caso Pjanic. Chi l'ha cancellato? Cosa vuole nascondere? Niente, gli rispondono con calma. Quell'audio non c'è, perché un'ammonizione non è un caso da Var, quindi non viene analizzato dal Var, quindi non c'è l'audio. Ora, è interessante capire come poteva l'audio essere dirimente: anche qualora dal Var avessero detto a Orsato di ammonire Pjanic perché il fallo lo meritava (commettendo però una violazione del protocollo Var che non prevede interventi di questo genere) e Orsato avesse deciso che per lui non era un fallo da ammonizione, nulla di illecito sarebbe stato commesso, perché è l'arbitro in campo a prendere la decisione finale. E sul fallo di Pjanic ci si può litigare per ore, come peraltro hanno fatto tutti i moviolisti italiani per giorni, dividendosi e perdendosi nei meandri di un giudizio che non può essere oggettivo.
E quindi Pecoraro cosa fa? Archivia. Archivia perché, al di là dell'audio, non trova condotte irregolari nella direzione di Orsato. E, tra l'altro, scrive: «L'audio non è presente in quanto l'episodio non era stato clippato perché non rientrante nei casi Var del protocollo Ifab». Insomma, non c'erano state comunicazioni tra arbitro e Var, perché trattandosi di un’ammonizione semplicemente non era intervenuto. E la stessa Procura aveva concluso l'atto decretando che il materiale esaminato «non ha evidenziato alcun fatto specifico che possa consentire di ipotizzare condotte irregolari da parte degli ufficiali di gara». Dovrebbe bastare a chiudere la vicenda, no? No.
Perché due anni dopo, e un anno dopo le sue dimissioni da capo della Procura Figc, Pecoraro è protagonista di un'intervista del programma tv "Le Iene" e aizza di nuovo i sospetti sulla sparizione dell'audio. Quell'audio che lui stesso aveva definito inesistente in un documento ufficiale da lui sottoscritto.
Altra annotazione: negli archivi del designatore e poi dell'Ifab - ossia il board che vigila a livello mondiale sul regolamento del calcio - finiscono solo i casi che possono rientrare nel protocollo Var (compresi quelli dubbi), perché sono quelle le uniche clip che vengono registrate, a scopi didattici. Oggi sempre per motivi legati allo spazio di archiviazione, le registrazioni restano solo 3 mesi al designatore e un periodo più lungo all'Ifab. Il motivo per cui i file di Inter-Juventus arrivarono alla Procura federale solo all'inizio della stagione successiva è che la richiesta degli audio fu inviata da Pecoraro soltanto alla fine del campionato e servì, quindi, del tempo tecnico per fare arrivare la richiesta all'Ifab e ottenere i file. Fine. Più o meno...
Tuttosport
mercoledì 7 ottobre 2020
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sabato 3 ottobre 2020
Genoa, i positivi salgono a 22.
venerdì 2 ottobre 2020
Juve-Napoli, l’idea di Pirlo per il match dello Stadium.
In vista di Juve Napoli, Andrea Pirlo torna sui suoi passi e rispolvera la formazione vincente con la Sampdoria, con due eccezioni.
martedì 29 settembre 2020
Pirlo sfida Gattuso. Trofei, scherzi e schiaffi: 100 di queste partite
lunedì 28 settembre 2020
Genoa choc: 14 tesserati tra giocatori e staff risultati positivi al coronavirus
Dopo Mattia Perin e Lasse Schone altre 12 persone, tra giocatori (forse 8) e staff, del Genoa sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Tamponi a tappeto anche al Napoli che ha affrontato la squadra rossoblù al San Paolo vincendo per 6-0.
«Il Genoa Cfc comunica che dopo gli accertamenti odierni il numero di tesserati positivi a Covid-19 è salito a quattordici tesserati tra componenti team e staff – si legge nel comunicato – . La Società ha attivato tutte le procedure previste dal protocollo in vigore e informato le Autorità per le procedure correlate. Il Club fornirà prossimi aggiornamenti dettati dall’evoluzione».
La Stampa
PIRLO E SZCZESNY ALLA VIGILIA DI JUVE-FERENCVAROS
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