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martedì 24 novembre 2020

PIRLO E SZCZESNY ALLA VIGILIA DI JUVE-FERENCVAROS

A Torino è giornata di vigilia di UEFA Champions League. Domani sera all’Allianz Stadium andrà in scena la quarta giornata del girone G, con la Juventus che ospita il Ferencvaros. Oggi, in conferenza stampa, hanno presentato la partita Andrea Pirlo e Wojciech Szczesny. L’ANALISI DI ANDREA PIRLO «Dobbiamo imporre la nostra forza e dare continuità alle prestazioni e ai risultati, approcciando la partita nel migliore dei modi senza guardare il risultato dell’andata. Una gara che serve per chiudere in anticipo il discorso qualificazione. Il Ferencvaros non va sottovalutato, esprime un buon calcio e arriva da un buon periodo. Per domani in difesa mi sono rimasti solo quattro giocatori, quindi Danilo farà il centrale con Alex Sandro giocherà a sinistra. Kulusevski e Chiesa? Vedremo domani, dato che Kulusevski ha giocato tante partite e Chiesa rientra dall’infortunio, e non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Dybala è pronto, sta meglio, si è allenato con una certa continuità in questo periodo di sosta. Ha ritrovato un po’ di forza nelle gambe». LA PARTITA SECONDO SZCZESNY «Mi aspetto una partita difficile contro un avversario tosto, il Ferencvaros ha ottimi giocatori. Dobbiamo continuare il nostro percorso di crescita. La cosa più importante è il risultato, dobbiamo fare tutto per cercare di portare a casa i tre punti e giocare al cento per cento». Wojciech ha poi parlato della gara di sabato in campionato e di Andrea Pirlo. «Sabato contro il Cagliari mi è piaciuto molto il pressing che abbiamo fatto in avanti, eravamo molto aggressivi e abbiamo creato molte occasioni da gol, giocando un buon calcio. Mister Pirlo? Con lui si è creato un bel rapporto. Vuole farci giocare in un modo più europeo e moderno, pressando molto alti, e tutto il gruppo è a sua disposizione».

Calciomercato Juventus, arrivano le conferme: super colpo di Paratici

La società bianconera sta monitorando con particolare attenzione la situazione di molti giocatori che ormai vivono male l’esperienza con i loro attuali club. Uno di questi giocatori è sicuramente Isco. Al Real Madrid sono molti i giocatori in uscita, ma la Juventus da tempo ha messo nel mirino l’ex Malaga. Lo spagnolo, che con i Blancos tra i tanti trofei ha vinto 4 Champions League, possiede tantissima qualità e tecnica, ma a causa della folta concorrenza al Real Madrid stenta a trovare spazio nell’undici titolare. Le sue qualità lo collocano alla perfezione nel 3-4-1-2 di Pirlo e Fabio Paratici sta trovando il modo giusto per farlo approdare a Torino.

domenica 1 novembre 2020

Retroscena Ronaldo: ecco cosa ha detto a Pirlo prima dello Spezia

Facile immaginare come Cristiano Ronaldo, regolarmente convocato da Pirlo per la gara di Cesena con lo Spezia, non veda l’ora di scendere in campo per dare il suo contributo. Tuttosport fornisce qualche dettaglio in più in merito.
«CR7 scalpita all’idea di poter avere già conto lo Spezia l’occasione di dimostrare che la narrazione cambia, se in campo c’è lui. Anche ben difficilmente dal 1’ minuto, più probabilmente (nel caso) ad inizio ripresa. Durante l’isolamento ha detto agli amici di sentisi un leone in gabbia; ieri ha ribadito il concetto ad Andrea Pirlo, assicurando di sentirsi pronto a dare il suo contributo sin da oggi. Inizialmente era stata presa in esame anche l’ipotesi che Ronaldo restasse alla base in questi giorni e saltasse la trasferta con lo Spezia, in modo che potesse lavorare alla Continassa, ma lui ha insistito per partire».

sabato 24 ottobre 2020

Pjanic consiglia Pirlo: «Gli darà sicuramente una mano alla Juventus»

Miralem Pjanic, centrocampista del Barcellona, ha parlato di Andrea Pirlo nella sua intervista a Tuttosport.

Pjanic ha espresso il suo parere anche su Andrea Pirlo allenatore della Juventus. Le sue dichiarazioni.

PIRLO – «Sono molto felice per lui. Ha dato tanto al calcio. Ha deciso con fermezza di diventare allenatore e credo che sappia benissimo quali siano le difficoltà. Quello che posso dire è che entra in un gruppo sano, che ama vincere, che è lì per dare una mano all’allenatore; soprattutto i senatori, ma in generale tutta la rosa. Posso assicurare che sono lì solo per vincere e quindi lo aiuteranno. Poi, sì, non è semplice trovare le alchimie tattiche giuste, questo lo vedremo nel corso della stagione». 

lunedì 19 ottobre 2020

COVID-19, tutti i giocatori attualmente positivi e guariti in Serie A

Sarà una stagione molto particolare, col COVID-19 che minaccia costantemente le squadre di Serie A. Il virus sta colpendo i calciatori ma il campionato non si ferma, per cui le squadre dovranno fare i conti con i casi positivi e fare a meno dei giocatori che contrarranno il coronavirus. 

Di seguito l’elenco squadra per squadra:

Atalanta 
Positivi: Marco Carnesecchi (dal 7 ottobre)
Guariti: Marco Sportiello, Duvan Zapata, Jose Palomino, Fabio Depaoli.

Benevento
Positivi: -
Guariti: -

Bologna
Positivi: - 
Guariti: - 

Cagliari
Positivi: 

Guariti: Filip Bradaric, Luca Ceppitelli, Alberto Cerri, Riccardo Sottil.

Crotone
Positivi: 
Dragus (dal 17 ottobre)
Guariti: - 

Fiorentina
Positivi: - 
Guariti: 
Erick Pulgar, Dusan Vlahovic, German Pezzella, Patrick Cutrone, Martin Caceres

Genoa
Positivi: Francesco Cassata (Dal 30 settembre), Mattia Destro (Dal 30 settembre), Lukas Lerager (Dal 30 settembre), Davide Zappacosta (Dal 30 settembre), Petar Brlek (Dal 1 ottobre), Domenico Criscito (Dal 2 ottobre), Darian Males (Dal 2 ottobre).
Guariti: Mattia Perin, Ivan Radovanovic, Federico Marchetti, Lasse Schöne, Valon Behrami, Davide Biraschi, Filippo Melegoni, Miha Zajc, Marko Pjaca, Luca Pellegrini.

Hellas Verona
Positivi: Antonin Barak (Dal 10 ottobre), Koray Gunter (Dall'11 ottobre).
Guariti: Mattia Zaccagni.

Inter 
Positivi: Milan Skriniar (Dal 7 ottobre), Ionut Radu (Dall'8 ottobre), Roberto Gagliardini (Dal 9 ottobre), (Dal 9 ottobre), Ashley Young (Dall'11 ottobre).
Guariti: Alessandro Bastoni, Radja Nainggolan.

Juventus
Positivi: Cristiano Ronaldo (Dal 13 ottobre), Weston McKennie (Dal 14 ottobre).
Guariti: Paulo Dybala.

Lazio
Positivi: -
Guariti: 
Vedat Muriqi.

Milan
Positivi: Leo Duarte (Dal 22 settembre), Matteo Gabbia (Dal 9 ottobre).
Guariti: Daniel Maldini, Sandro Tonali, Rafael Leao, Zlatan Ibrahimovic

Napoli
Positivi: Piotr Zielinski (Dal 2 ottobre), Eljif Elmas (3 ottobre).
Guariti: Andrea Petagna.

Parma
Positivi: 
4 giocatori di cui non è stata ancora comunicata l'identità (Dal 14 ottobre), due ulteriori calciatori di cui non è stata resa nota l'identità (Dal 17 ottobre), un ulteriore calciatore di cui non è stata resa nota l'identità (Dal 18 ottobre).
Guariti: -

Roma
Positivi: Amadou Diawara (Dal 12 ottobre), Riccardo Calafiori (Dal 17 ottobre)
Guariti: Antonio Mirante, Carles Perez, Bruno Peres

Sampdoria
Positivi: -
Guariti: 
Keita Baldé, Manolo Gabbiadini, Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby, Bartosz Bereszynski.

Sassuolo
Positivi: Jeremy Toljan (Dal 15 ottobre)
Guariti: Jeremie Boga, Nicolas Schiappacasse.

Spezia
Positivi: Riccardo Marchizza (Dal 12 ottobre), Giulio Maggiore (Dal 17 ottobre)
Guariti: - 

Torino
Positivi: 
un calciatore di cui non è stata resa nota l'identità (dal 17 ottobre), altro calciatore positivo di cui non è stata resa nota l'identità (Dal 18 ottobre).
Guariti: - 

Udinese
Positivi: -
Guariti: -


Pirlo, tifosi della Juve già preoccupati dalla sua gestione: non convince e non decolla

TORINO Un punto a Crotone, il Milan già in fuga e martedì l’esordio in Champions contro la Dinamo a Kiev, ancora senza Cristiano Ronaldo. Pirlo è alle prese con il primo momento complicato della sua carriera da allenatore, prima o poi sarebbe dovuto arrivare, ma alla Juventus probabilmente è arrivato prima del previsto. E’ chiaro che la squadra sia stata rivoluzionata e occorre tempo per ritrovare automatismi e armonia, ma con troppe sperimentazioni e poche certezze il rischio è quello di confondersi. Come a Crotone, secondo pareggio in tre partite giocate; senza lo 0-3 a tavolino contro il Napoli la classifica sarebbe decisamente più preoccupante. E mentre qualche dubbio assale anche tifosi juventini, convinti però che la nuova squadra di Pirlo abbia solo bisogno di tempo, sul web si scatenano critiche - anche feroci - a Pirlo e alla sua gestione. Contro il Crotone, oltre a Frabotta, l’allenatore juventino ha scelto a sorpresa anche il baby Portanova, è giusto puntare sui giovani viste le assenze pesanti, ma serve anche equilibrio nel costruire la formazione adatta all’avversario. Non ha convinto la posizione di Kulusevski così come l’ingresso tardivo di Cuadrado, a centrocampo Arthur e Bentancur devono ancora trovare il feeling, spesso la squadra sembrava spezzata in due: attacco e difesa. Ieri la catena di sinistra è naufragata, con Danilo in costante affanno (mette lo zampino sul rigore concesso da Fourneau per fallo di Bonucci su Reca e non solo) e Chiesa bravo solo dalla metà campo in su: una delle rare volte in cui prova a ripiegare in copertura rimedia il rosso diretto per un’entrata dura su Cigarini. La Juve di Pirlo non è tutta qui: mancava mezza squadra, Ronaldo, McKennie, Ramsey e de Ligt, mentre Dybala era in panchina ma non ha fatto nemmeno un minuto. Un caso che Pirlo ha disinnescato giustificando il suo mancato ingresso in campo a causa dell’uomo in meno (è entrato invece Bernardeschi, impalpabile) ma che potrebbe avere conseguenze. Nel tunnel degli spogliatoi dello Scida, infatti, la Joya avrebbe esternato tutto il suo malcontento a Paratici, mentre in tarda serata si sarebbe sfogato sui social, con like (poi cancellati) a tweet in suo sostegno, contro la scelta di Pirlo di escluderlo. IL MESSAGGERO

domenica 18 ottobre 2020

Pari a Crotone, un altro rosso e scelte incomprensibili: Pirlo, ma che Juve è?

Il Crotone ha conquistato il primo punto in Serie A contro i campioni d’Italia della Juventus. E’ stato un punto guadagnato col gioco, con l’attenzione, col palleggio e con l’organizzazione, tutto quello che è mancato alla squadra di Pirlo, rimasta ancorata alla scadente prestazione di Roma. E, come all’Olimpico, anche stavolta è rimasta in 10, allora era stato espulso Rabiot, adesso è toccato a Chiesa, un modo pessimo di debuttare in bianconero.
E’ stato difficile capire la Juve e ancora di più seguire le scelte di Pirlo (il giovane Portanova in campo, Cuadrado in panchina, per esempio). E’ vero che gli mancavano Ronaldo Dybala, non proprio gli ultimi arrivati, ma a Crotone abbiamo visto di fronte una squadra organizzata (quella di casa) e una squadra improvvisata (quella in trasferta). Sul modulo dei campioni d’Italia si potrebbe discutere all’infinito: 4-4-1-1 con Frabotta terzino sinistro, Chiesa e Portanova esterni d’attacco e Kulusevski alle spalle di Morata oppure 3-4-2-1, con Frabotta e Chiesa esterni di centrocampo e Kulusevski e Portanova dietro a Morata. Ma non era questo il punto. Il punto era capire come si muoveva la Juve, attraverso quali idee e quali schemi. Boh. Un solo giocatore l’ha salvata, Alvaro Morata: gol, palo, assist, gol annullato per un piede in fuorigioco. Tutto intorno, una tristezza.

PIRLO E SZCZESNY ALLA VIGILIA DI JUVE-FERENCVAROS

A Torino è giornata di vigilia di UEFA Champions League. Domani sera all’Allianz Stadium andrà in scena la quarta giornata del girone G, con...