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domenica 18 ottobre 2020

Pari a Crotone, un altro rosso e scelte incomprensibili: Pirlo, ma che Juve è?

Il Crotone ha conquistato il primo punto in Serie A contro i campioni d’Italia della Juventus. E’ stato un punto guadagnato col gioco, con l’attenzione, col palleggio e con l’organizzazione, tutto quello che è mancato alla squadra di Pirlo, rimasta ancorata alla scadente prestazione di Roma. E, come all’Olimpico, anche stavolta è rimasta in 10, allora era stato espulso Rabiot, adesso è toccato a Chiesa, un modo pessimo di debuttare in bianconero.
E’ stato difficile capire la Juve e ancora di più seguire le scelte di Pirlo (il giovane Portanova in campo, Cuadrado in panchina, per esempio). E’ vero che gli mancavano Ronaldo Dybala, non proprio gli ultimi arrivati, ma a Crotone abbiamo visto di fronte una squadra organizzata (quella di casa) e una squadra improvvisata (quella in trasferta). Sul modulo dei campioni d’Italia si potrebbe discutere all’infinito: 4-4-1-1 con Frabotta terzino sinistro, Chiesa e Portanova esterni d’attacco e Kulusevski alle spalle di Morata oppure 3-4-2-1, con Frabotta e Chiesa esterni di centrocampo e Kulusevski e Portanova dietro a Morata. Ma non era questo il punto. Il punto era capire come si muoveva la Juve, attraverso quali idee e quali schemi. Boh. Un solo giocatore l’ha salvata, Alvaro Morata: gol, palo, assist, gol annullato per un piede in fuorigioco. Tutto intorno, una tristezza.

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